ilrestodelcarlino - ’Speranze dal sottosuolo’ a Venezia. Il documentario sugli ’invisibili’
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Source|ilrestodelcarlino
8/31/2024
Nel libro Memorie dal Sottosuolo di Fedor Dostoevskij la fiducia nel mondo non è esattamente il tema principale. Per questo, invece che chiudersi nella negatività – come quella trattata dall’autore russo –, il cortometraggio Speranze dal Sottosuolo – presentato ieri a Palazzo Querini San Barnaba nell’ambito della Biennale di Venezia e con il sostegno del cardinale Matteo Maria Zuppi– lancia un messaggio di speranza all’interno della mostra dedicata all’artista cinese Cen Long e documenta le esperienze di individui che senza un aiuto non sarebbero in grado di superare le difficoltà. Tuttavia, non è un caso che il documentario girato a Bologna sia stato scelto all’interno di questa mostra. Infatti, l’esposizione dedicata all’artista cinese ha un nome che è anche l’obiettivo stesso del documentario diretto da Valerio Finessi e prodotto da Vanni Sgaravatti: Seminare Speranza. E questo è stato fatto "tra i centri di quartiere di Bologna, dove abbiamo ascoltato le storie di centinaia di persone fragili. Dai loro drammi è emerso un ‘dolore burocratico’, che fa sentire le persone inadeguate e gli impedisce di accedere ai loro diritti fondamentali", dice Sgaravatti. Dalle storie più drammatiche, emergono vari tipi di invisibilità e mondi che si intersecano. Tra queste, ce n’è una che ha colpito Sgaravatti.
"È la storia di un ragazzo tunisino arrivato a Bologna come minore non accompagnato – dice il produttore –. Poi, divenuto maggiorenne, ha avuto un incidente: è finito sotto un treno. Dopo che gli è stata amputata una gamba, è da 5 mesi all’ospedale di Ferrara senza certezze sul suo futuro". La mostra dedicata a Cen Long si fa quindi casa di questi messaggi di speranza ed è coordinata da Metra Lin e Laura Villani. "Cen Long ha sempre visto nelle persone umili gli individui migliori – racconta Villani – . Dunque, non potevamo non inserire nel nostro palinsesto un progetto così".